22 giugno 2003

RIDERE D'AGOSTO, ma sopratTUTTO prima - Estate 2003
Orario inizio h. 21.30 - PIAZZA DELLE FESTE - Porto Antico (Genova) Info: 010 511447

domenica 22 giugno, Balbontin e Casalino: Battitene la ciolla
Enrique Balbontin, di origini spagnole, avvocato penalista, nel 1997 viene temerariamente gettato sul palco dai Cavalli Marci partecipando con loro alla prima "Ventiquattrore di cabaret". E' diventato famoso con le sue lezioni di savonese e con il compassato karaoke nippo-maccheronico di Minchio Pegasu. Fabrizio Casalino si propone in veste di cantautore "serio" dando vita a Giginho che viene da Rio De Janeiro, indossa immancabilmente la maglia della nazionale di calcio del Brasile e canta famose melodie rivisitandone il testo, in un portoghese maccheronico, ma sotto l'effetto costante della Saudagi. Ingresso € 10.

Fabrizio Casalino e' tornato
di Laura Santini, mentelocale.it, 20 giugno 2003
[L'articolo per intero]

[...] E Bulldozer, la trasmissione con Vergassola su Rai Due?
Un’esperienza decisamente nuova. Non avevo mai fatto tv a questo livello. Non sapevo come fare comicità suonando e cantando. E poi era rischioso, perchè era su una rete (Rai Due ndr) non proprio adatta a questo tipo di programma.
Comunque, all’interno della trasmissione sono riuscito ad avere uno spazio mio. Ho imparato che, oggi in TV, devi avere un tormentone per avere successo come comico.
Bello: perché ti vede un sacco di gente.
Brutto: perché ogni volta è come se fosse l’inizio e la fine, devi sempre spiegare tutto, avere capacità di sintesi.
Molto interessante è stato scrivere cose nuove insieme agli autori della trasmissione, che hanno tempi molto diversi.

E il futuro come lo vedi?
Continuerò a fare tv. Più avanti però vorrei fare musica. Vorrei fare ancora Radio. La radio mi ha veramente entusiasmato: hai più possibilità di espressione, un pubblico più fedele, un'infinita gamma di effetti speciali a disposizione che ti fanno lavorare di fantasia.

Mi hai parlato molto di pubblico e delle sue reazioni. Sei molto attento, come lo vivi?
Il pubblico rappresenta l’unico modo con cui ti puoi pagare l’affitto. In campo comico gli spettatori sono molto più propositivi. Se devo farti ridere devo osservare le tue reazioni. E questa è la parte stimolante del lavoro. Io la comicità ascellare non la amo e non la faccio, però premia. Nelle mie corde non c’è. Credo di essere più un umorista che un comico.

Colpo di scena insieme a Fabrizio c’è anche Enriquez Balbotin e forse - pare si mormora non si sa – anche Ceccon.
Non ci conosciamo di persona ma il primo impatto è subito molto amichevole.

E tu cosa mi dici del tuo ritorno?

È sempre bello tornare. Se avessi partecipato al concorso per te Amare Genova significa, avrei risposto: Amare Genova significa lavorare a Milano.
Tornare è: tornare al fresco in Vico del Fico, con la mia fresca fidanzata e i miei freschi amici.
Riprendere il discorso – non abbiamo mai smesso di essere in contatto - con Lisa (Galantini ndr) e Andrea (Ceccon ndr). [...]